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venerdì 29 febbraio 2008

COMUNICATO STAMPA INVIATO AL BLOG DAL CONSIGLIERE ROBERTO SCARMIGLIATI


COMUNE DI CIVITAVECCHIA
Provincia di Roma


COMUNICATO STAMPA


Bisogna dare a "Cesare" quel che e' di Cesare. Non credo che il Consiglio Comunale avra' difficolta' a sostituire il nome di S. Liborio con S. Moscherini, ovviamente la mia e' una proposta…………
Veniamo al dunque, la politica del fare sbandierata in campagna elettorale dal Sindaco Moscherini, anche per S. Liborio, si e' concretizzata e si sta realizzando giorno dopo giorno. E' di queste ore il progetto portato avanti dal Sindaco Moscherini per la riqualificazione e bonifica di tutta la periferia alta della citta'. Qualcuno si e' lamentato perche' sono state asportare qualche pianta di sterpaglie e si sta bonificando tutta l'area limitrofa a Via di S. Liborio. Roba da non crederci, neanche nel Burundi c'era tanta immondizia e zozzamaglia. Il fatto che si stanno portando via tutti i massi, sterpaglie e quanto altro, ha ridato dignita' all'intero quartiere. Non e' finita qui. L'Ufficio Lavori Pubblici sta facendo realizzare ed attrezzare a verde la rotatoria di piazzetta del fontanile ed i tecnici del Comune dell'Ufficio Urbanistico stanno realizzando il progetto esecutivo per il Centro Polivalente ed un Asilo nido per S. Liborio. Come noto alla collettivita' il tutto grazie al recente accordo intercorso tra il P.L.U. S. Liborio ed il primo cittadino.
Ma la chicca piu' bella per l'Amministrazione Moscherini e' la messa a posto dell'intero parco di S. Liborio (parco Pileri) ed il ripristino dell'area a parco pubblico sovrastante il parco di cui sopra. Sempre in virtu' del diretto interessamento del Sindaco Moscherini, a breve, anche l'Ater sistemera' quanto di propria competenza per far ripristinare il manto stradale in via Cerruti e Via Fontana e quanto altro afferente le inferriate dei palazzi Ater di Via Labat e quelli di Via Navone. Da oltre un mese e' stata allacciata la linea dell'illuminazione pubblica in Via di S. Liborio. Roba da non crederci i pali erano installati da oltre due anni e non si riusciva a farli alimentare dall'energia elettrica. La vergogna della Giunta Saladini e quella del periodo commissariale , e' stata quella di non aver dato seguito ai progetti appaltati per sistemare Via Navone, Via dell'Orto di S. Maria, Via dei Rocchi e Via Castagnola, purtuttavia non ci sono problemi in quanto gia' dalla prossima settimana e' stato concordato un sopralluogo con l'Assessore ai Lavori Pubblici e con l'Assessore Ufficio Ambiente che gia' stanno operando per ridare dignita' ad una situazione che, chiamarla disastrata e' dire poco. Per onesta' intellettuale e politica bisogna dare atto e merito all'ex Dirigente Ufficio Ambiente Ing. Tosini ed all'ex Presidente della Circoscrizione Gentili che hanno ottenuto 130.000 € per il rifacimento di due parchi in S. Liborio ed hanno ottenuto lo sgombero dell'area del Sig. Brancaccio. (deposito ferri vecchi in Via di S. Liborio) Non ho dubbi nell'affermare che entro un paio di mesi tutta S. Liborio risorgera' dall'intero letamaio e zozzamaio lasciato in eredita' al Sindaco Moscherini dalle precedenti Amministrazioni.

Il Consigliere
Roberto Scarmigliati

IL TUNNEL DEL PARCO............

Ingloriosa fine del tunnel posto sotto la collinetta del cosidetto "Parco" di San Liborio.
Quel tunnel che secondo le intenzioni del progettista, ex ingegnere dell'Ater, doveva essere un punto di osservazione panoramico sul mare, dapprima è stato mortificato dall'Ater stessa, laddove gli hanno costruito davanti una palazzina, diventando così un punto di osservazione della camera da letto di qualcuno, poi è diventato una specie di tunnel dell'orrore, dove all'interno dello stesso avveniva di tutto e di più, diventando luogo malsano e pericoloso per i bambini che giocano nel "Parco".
Ora finalmente è stato chiuso, murato, attappato, vivaddio, era ora!! Ma c'è un ma, c'è sempre um ma! Ma forse non era meglio che in un luogo che ostinatamente viene chiamato "Parco", e che oggi si vuole anche intitolare a qualcuno:" Parco...." dove di parco c'è veramente poco ed abbonda invece cemento ed asfalto, non era ed non è forse meglio invece di aggiungere cemento al cemento abbattere completamente quella collinetta e restituire mq( anche se pochi) di verde al presunto "Parco"?Il quartiere di San Liborio ha bisogno di verde, bisogna recuperare ogni centimetro di verde e non si possono risolvere i problemi con mattoni e cemento.
Che ne pensate?
Alessandro Ceccarelli

mercoledì 27 febbraio 2008

NUOVO OBBIETTIVO RAGGIUNTO DAL BLOG DEL QUARTIERE

Vogliamo ringraziare il Sindaco Moscherini e l'Assessore all'Ambiente Attig, per aver accolto la richiesta di manutenzione straordinaria del Parco "LA ROTONDA" di San Liborio, pubblicata sulle pagine del Blog in data 27 Gennaio 2008.
Infatti da due giorni,operai del Comune, hanno iniziato la tanto aspettata risistemazione dell'area attrezzata.
Ora speriamo che torni anche al suo posto
l'altalena,rimossa dal parco oltre due anni fa.


OBBIETTIVO RAGGIUNTO!!!

sabato 23 febbraio 2008

PROPOSTA LA REALIZZAZIONE DI UN CAMPO POLIVALENTE A SAN LIBORIO

Questa mattina il Blog del quartiere è stato invitato alla conferenza stampa tenutasi presso i locali della lista civica Ambiente e Lavoro.
Il Consigliere Comunale Vittorio Petrelli,e la portavoce della lista civica nonchè Consigliere della 2^ Circoscrizione Gabriella Rossi,
hanno illustrato la proposta di delibera inviata al Pincio per accedere ai finanziamenti della Regione Lazio, esercizio finanziario 2008 art.37, per la realizzazione di strutture socio-ricreative.
La proposta della lista civica prevede la realizzazione di un campetto polivalente nell'area comunale adiacente la parrocchia del nostro quartiere.
L' amministrazione comunale avrà tempo fino al 30 giugno 2008 data ultima di presentazione delle richieste di partecipazione al bando.
Anche questa volta l'amico Vittorio Petrelli ha presentato soluzioni conctrete per migliorare la qualità della vita degli oltre 5000 abitanti di San Liborio.
Ora,la speranza è che il Sindaco Moscherini prenda l'impegno di far diventare questa proposta una solida realtà.

Speriamo bene!!!

venerdì 15 febbraio 2008

Pubblichiamo la protesta inviata a SOS FARO in data 15 febbraio 2008 alle ore 17.56 da dtossio@libero.it

Ciao mr Blogger.Sono Dario Tossio, titolare della tabaccheria del nostro funestato quartiere.
Vorrei portare alla tua attenzione un semplice fatto: è da molto tempo che chiedo ai dipendenti di Etruria Servizi delle semplici cose:
1)un raccoglitore per le pile scariche
2)un potenziamento del numero di raccoglitori per il cartone, soprattutto nelle vicinanze delle attività commerciali.
Ho ricevuto varie promesse, e vari "Si, Si, ora informerò qualcuno", ma nessuno s'è fattto vivo e la situazione è rimasta tale e quale a prima.
Chissà se prima del 2025 riusciremo a risolvere qusta situazione...ai posteri l'ardua sentenza...:-/


(IL TEAM DEL FARODISANLIBORIO HA PROVVEDUTO A GIRARE LA PROTESTA AL SINDACO MOSCHERINI IN DATA 15 FEBBRAIO 2008 ALLE ORE 20.50)

martedì 5 febbraio 2008

RIFIUTI: ARRIVA THOR del CNR.

Le soluzioni al "problema" rifiuti sono tante, va scelta solo quella meno dannosa per la comunità.
Una prima vittoria per i cittadini,secondo ILFARODISANLIBORIO,sarebbe quella di fare un impianto fuori da Civitavecchia, la quale in termini di inquinamento e salute, ha già pagato abbastanza!
UN AMICO DEL FARODISANLIBORIO CI SEGNALA QUANTO SEGUE:
DAL SITO DEL CNR
http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=1758
07/01/2008
Rifiuti: arriva Thor, il sistema di riciclaggio ‘indifferenziato’
Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.
Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.
Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.
“Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno.
Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.
L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno.
“Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.
Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.
Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.
Roma, 7 gennaio 2008
La schedaChe cosa: Thor (Total house waste recycling) sistema per il recupero e la raffinazione dei rifiuti solidi urbaniChi: Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr Per informazioni: Paolo Plescia, Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr, tel. 06.90672826, e-mail:
paolo.plescia@ismn.cnr.it, p.plescia@assing.it
Ufficio Stampa Cnr Rosanna Dassistitel. 06.4993.3588
rosanna.dassisti@cnr.it


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